La Sacra di San Michele e l'arcobaleno
fascina di canapa
Sacra di San Michele
lavorazione delle corde, Ecomuseo della Cultura della Lavorazione della Canapa
Valle di Susa vista dalla Sacra di San Michele
Theodor von Hormann, 1840-1895, Hanfeinlegen
Il telaio e la navetta di Bruno Tessa
canapa ad essiccare
progetto sentieri 2014
coltivazioni 2015
Ecomuseo Colombano Romean

 

ECOMUSEO COLOMBANO ROMEAN

L’idea di dare vita al Progetto Ecomuseale è nata nel 1996 dalla volontà dell’Ente Parco Gran Bosco di Salbertrand di salvaguardare dal degrado un’importante testimonianza del lavoro dell’uomo e delle sue tradizioni.
Il primo passo è consistito nel recuperare il Mulino Idraulico della Comunità di Salbertrand, restaurandone sia la struttura che i macchinari interni. Le fasi successive del progetto hanno visto crescere l’Ecomuseo “Colombano Romean - Lavoro e tradizione in Alta Valle Susa” con l’acquisizione dell’ottocentesca Ghiacciaia (edificio e annesso laghetto di approvvigionamento), l’allestimento di una Carbonaia (dalla preparazione alla carbonizzazione del legname) e l’inserimento nel percorso ecomuseale dell’antico Forno a legna della frazione Oulme, della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista con i suoi Tesori e dei luoghi testimoni di un importante episodio del Glorioso Rimpatrio del popolo Valdese.

La Smoke Sauna costruita nel bosco, sulle sponde del Lago della Ghiacciaia, rappresenta senza dubbio la sezione più originale dell’Ecomuseo Colombano Romean. Si tratta della ricostruzione in legno a blockbau del prototipo della smoke-sauna progettata dal grande architetto finlandese Alvar Aalto, realizzata secondo le tecniche tradizionali della lavorazione del legno, da studenti europei iscritti a corsi di laurea di Architettura, Ingegneria, Storia e conservazione dei beni culturali.

Nel 2007 un nuovo, importante tassello si è inserito nel percorso ecomuseale: la Cappella dell’Annunciazione dell’Oulme, “un tesoro ritrovato” a seguito di un’impegnativa campagna di restauri che hanno riportato alla luce un ciclo di affreschi rappresentanti la vita di Maria datati 1536 e coperti per secoli da uno spesso strato di intonaco.

I temi trattati dall’Ecomuseo hanno avviato scambi di esperienze e informazioni con varie realtà valligiane, piemontesi e francesi. Forte il coinvolgimento della comunità. Negli ultimi anni sono stati pubblicati otto quaderni tematici inseriti nella collana dei Cahier dell’Ecomuseo. I primi cinque scritti in forma bilingue, italiano-occitano, dal salbertrandese Oreste Rey, classe 1920, memoria storica del paese e dell’Ecomuseo, descrivono stralci di vita e delle attività tradizionali. Ël gro blëtun (Il grande Larice); Ël chi' blëtun (Il Piccolo Larice); L’istuarä du glà ‘d Sabëltran (La storia del Ghiaccio di Salbertrand) e ‘L chinebbu (coltivazione e lavorazione della canapa dal seme al capo confezionato), che è stato d’impulso per la realizzazione, nel locale della Pitä del Mulino idraulico, di un’esposizione permanente di fotografie ed attrezzature per la lavorazione dell’importante fibra tessile; Lu travou du bö a Sabëlträn (l’economia boschiva a Salbertrand nei secoli passati). Il sesto Cahier dedicato al Carnevale storico di Salbertrand 'L carnavà du guéini è stato realizzato da Lia Zola, antropologa dell’Università di Bergamo grazie al contributo di numerosi informatori locali. Nel settimo quaderno "L'uomo, l'acqua, la montagna. Protoindustria nell'Alta Valle di Susa medievale” sono confluiti i dati raccolti dall’Associazione Cultura e Territorio nell’ambito del progetto culturale di valorizzazione del territorio finalizzato ad indagare gli opifici idraulici dell'Alta Valle di Susa. L’ultimo cahier L ä fabricc ä dl ä marl ü cch ä, scritto da Oreste Rey e Virgilio Faure, testimonia un’attività insolita per una Valle Alpina: l'essiccazione e la lavorazione del merluzzo pescato in Atlantico.

La sede del Parco, in Via Fransuà Fontan n.1, costituisce il punto informazione e di accoglienza dell’Ecomuseo.
Le varie sezioni dell’Ecomuseo, dislocate sul territorio, sono visitabili nell’ambito delle aperture periodiche previste dal calendario manifestazioni oppure su prenotazione a pagamento
.

Per scolaresche ed altri gruppi organizzati sono previsti accompagnamenti tematici effettuati da guide specializzate e sono stati ideati percorsi didattici.

Per facilitare le visite auto-guidate e’ stato ideato un percorso ad anello attrezzato con apposita segnaletica e pannelli descrittivi che si articola tra l’area protetta e le antiche vie del borgo di Salbertrand e sono stati realizzati dei depliants illustrativi, tradotti in francese, inglese e tedesco, reperibili presso la sede del Parco e gli uffici turistici del territorio.

SEDE AMMINISTRATIVA
Orario di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 15.30.

Indirizzo: Parco Naturale Regionale Gran Bosco di Salbertrand, Via Fransuà Fontan, 1 – 10050 Salbertrand (TO)

Telefono: 0122 854720

Fax: 0122 854421

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L'Ecomuseo aderisce al progetto Valle di Susa. Tesori di Arte e Cultura Alpina

 http://www.parcogranboscosalbertrand.it/pun_dettaglio.php?id_pun=511

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